Latte – Lo sapevate che……Superati i due anni di età si riduce un enzima che permette l’assimilazione del latte, la LATTASI, che in età adulta è praticamente assente: in questo senso, assumere TROPPO latte non solo è inutile, ma pure dannoso. Tutto ciò può portare a intolleranze gravi che possono degenerare in gonfiori di ogni tipo, irritazioni del tratto intestinale, coliche e allergie. Quarto Veleno Bianco: Il Latte “Noi siamo l’unica specie al mondo che si nutre del latte di un’altra specie in età adulta, dopo lo svezzamento.” Frase famosa questa! dettata in particolar modo dai “salutisti”…. ma è VERO? Una cosa è sicura : che intorno ai due anni circa, si ha una progressiva riduzione dell’attività della “lattasi”, che è l’enzima adibito all’assimilazione del latte, fino ad arrivare all’età adulta in cui la sua azione è praticamente inesistente (riduzione di circa il 90-95%). Questo ovviamente porta ad una intolleranza più o meno grave che può sfociare con diversi effetti collaterali quali gonfiori, irritazione del tratto intestinale, coliche, allergie, ecc. In più c’è da aggiungere che, anche se fosse l’alimento più salutare della terra, il latte viene continuamente contaminato da antibiotici, ormoni della crescita, erbicidi, pesticidi e nonostante la sua sterilizzazione è ampiamente dimostrato che determinate “sostanze” continuano a sopravvivere. Occorre rammentare il fatto non irrilevante che la maggior parte del latte consumato proviene da allevamenti intensivi con tutto quello che ne può conseguire per l’ecosistema (uomo incluso) anche solo come scelta etica per nulla banale. Come del resto non si può tacere che la maggior parte dei mangimi italiani per animali sono composti da soia e mais OGM, in quanto importati: quindi ad eccezione dei prodotti biologici, buona parte dei prodotti che acquistiamo è fatta con latte di animali alimentati ad OGM. Nel paese che ha continuato a dichiararsi per anni contro gli OGM questo è davvero curioso! L’alta incidenza di osteoporosi nei paesi in cui il consumo di latticini è alto è un’ulteriore indicazione della sua inefficacia nel contrastare il problema della ossa fragili. Il recente report dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e della FAO sulle evidenze raccolte sul problema osteoporosi, indica che per la maggior parte delle persone sembra non esserci alcuna correlazione tra un aumento dell’introito di calcio e una diminuzione del rischio di fratture ossee. Le raccomandazioni OMS/FAO per l’osteoporosi indicano di mangiare più frutta e verdura piuttosto che affidarsi ai latticini per assicurarsi una buona salute delle ossa…..LA FRUTTA E LA VERDURA???…Si eccome! Inoltre, la possibilità di mantenere le ossa forti dipende, più che dall’aumentare l’introito di calcio, dal prevenirne le perdite. La perdita di calcio è un processo normale, che avviene attraverso la circolazione sanguigna, l’urina, il sudore e le feci; questo calcio deve poi esser rimpiazzato con nuovo calcio preso dal cibo o dalle ossa. Uno dei più importanti fattori nelle perdita di calcio sono le diete ad ALTO CONTENUTO PROTEICO che fanno sì che una maggior quantità di calcio venga persa attraverso le urine. Naturalmente le diete ricche di carne e latticini superano di molto i livelli di proteine raccomandati. Inoltre, le proteine derivanti da cibi animali probabilmente causano una perdita di calcio maggiore rispetto a quelle vegetali, e latte e latticini sono molto ricche di proteine animali, quindi, anche se sono ricchi di calcio, il bilancio finale è spesso negativo, il che causa una perdita di calcio nelle ossa, per compensare il calcio perduto. !!! ….. SPAVENTATI sin qui? E’ chiaro che tutte le notizie vanno prese in giusta considerazione… in modo sereno! Ricordare però che nel latte VACCINO sono presenti grandi quantità di GRASSI SATURI che possono provocare intolleranze, allergie alimentari, abbassamento delle difese immunitarie e problemi più o meno gravi a carico dell’apparato digerente, inoltre tali grassi possono favorire l’insorgenza dell’arteriosclerosi. E allora come dobbiamo regolarci? Abbiamo sempre sentito che il latte fa bene alle ossa per il suo alto contenuto di calcio, ma sarà vero? Cosa vera è che il calcio contenuto nel latte di mucca è una sostanza che l’organismo umano ha un po’ di difficoltà ad assorbire. Un eccesso di calcio determina un pericoloso deposito sulle pareti arteriose, con conseguente indurimento delle stesse ed aumento del colesterolo, che può portare a problemi cardiocircolatori, a formazioni di calcoli o a manifestazioni artritiche alle articolazioni. A questo punto….. un gran mal di testa : INSOMMA IL LATTE FA BENE O FA MALE?….Forse la sintesi migliore è offerta dalla Harvard School of public health che, a proposito di latte e calcio, specie in relazione agli adulti osserva: “Il calcio è importante. Ma il consumo del latte (da preferirsi scremato) non è l’unica, o anche NON E’ la migliore, via per assumerlo. Difatti non è così chiaro ed evidente alla scienza che si abbia bisogno del quantitativo di calcio generalmente consigliato e che i prodotti lattiero caseari siano la migliore via per assumerlo per la maggior parte delle persone. Oltre i 65 anni di età l’aumento della quota proteica, soprattutto derivante da fonti vegetali, può essere utile per prevenire la perdita di massa muscolare e migliorare la performance cognitiva, senza aumentare il rischio di mortalità”. Ovviamente non si nega che per i bambini il latte sia una fondamentale risorsa di calcio e vitamina D. Ed è probabilmente questo il motivo per cui il Ministero della Salute ha delegato all’industria (!!!) l’educazione alimentare nelle scuole, come dimostra il progetto “sono come mangio“, affidato al Consorzio del Parmigiano Reggiano. Hanno commentato così alcuni ricercatori: “Una cosa all’italiana, unilaterale. Mi si perdoni il paradosso ma, con tutto il rispetto, sotto questa ottica è come se affidassimo a Dracula la promozione della raccolta del sangue”……..Termino qui con una battuta (non mia!) sempre per sdrammatizzare! -AVRETE notato che questa sera il ” tema” è stato più lungo del solito. C’è un perché…. mentre per il sale o lo zucchero ad esempio ci sono studi connessi alle malattie che la loro ECCESSIVA assunzione determina (ipertensione, diabete ecc.), per il latte…NO, (tranne i problemi riguardanti la sua intolleranza ovvio), questo è l’unico dato di fatto oggigiorno. Ciò non toglie che ognuno possa fare come meglio gli aggrada, che la propria salute può essere considerata un OPTIONAL , e che stasera finita di leggere questa “sbobba” andiate in cucina a farvi una TAZZONA di LATTE alla faccia di chi scrive, magari inzuppandoci DOSI MASSICCE di salutari biscotti super zuccherati! …. buona serata! 

Da @claudiocasieriperamicidicuore.

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